Bentornati e ben trovati a tutti quanti. Con la festa di Halloween ormai alle porte e la concreta possibilità che qualcuno sia ispirato a giocare una sessione a tema horror, ho pensato di approfittare dell’occasione per parlarvi di un gioco di ruolo di recente arrivato in Italia (si parla dell’ultimo anno). Il gioco in questione è Lex Occultum, della Riotminds (case editrice svedese piuttosto importante in patria) è localizzata in Italia tramite un kickstarter di successo dalla Wyrd Edizioni.
Lex Occultum
Lingua : italiano
Pagine : 120+96+168 (colori)
Prezzo : 60 € (scatola+pdf)
Autori: Theodore Bergqvist, Magnus Malmberg
Editore : Wyrd Edizioni
I materiali
Abitualmente non dedico così tante attenzioni al materiale alla componente materiale di un gioco di ruolo (anche se sono consapevole che non è un aspetto da trascurare), ma visto che i giochi della wird edizioni sono spesso venduti in scatola valeva la pena approfondire un attimo. All’interno della scatola (approssimativamente un A4) è possibile trovare all’interno i tre manuali che compongono il gioco base, l’Atlas Mundi (l’ambientazione) l’Alter Ego (il manuale del giocatore) e il Lex Libris ( quello del narratore, chiamato Gran Maestro, tanto per rimanere in tema).
I tre volumi sono dei brossurati a colori, con illustrazioni gradevoli, anche se in realtà buona parte sono in bianco e nero (non esattamente, le pagine hanno effetto pergamena, per richiamare l’aspetto di antichi testi manoscritti con relativi disegni). Sono presenti anche 4 schede dei personaggi, immagino più per fare da originale a delle fotocopie che non altro. Purtroppo nella versione da “vendita” non si troverà altro, ma quella da Kickstarter può avere alcuni optional in più, come i manuali con copertine in cartonato o dadi dedicati. Ultima gradita sorpresa, presente anche nella versione comune, nella scatola è presente un codice per scaricare dal sito della casa editrice la versione digitale del gioco. Da questo punto di vista raccomando attenzione, suggerisco di leggere bene la pagina dedicata a questo argomento sul loro sito per evitare complicazioni in un secondo momento.
Ambientazione
Sicuramente il pezzo forte di questo gioco, come ho detto già nell’introduzione appartiene al genere horror, ma è la declinazione che è particolare. Le vicende si svolgono nel XVIII secolo, l’epoca dell’Illuminismo, quanto di più lontano all’apparenza possa esserci dalla superstizione e dal sovrannaturale che normalmente accompagnano questo genere. Questo apparente contrasto in realtà finisce per favorire un approccio più attento (in altri contesti e l’avrei definito realistico, ma forse è più corretto plausibile), dove si crea un dualismo che a un mondo alla luce il giorno che si avvia verso il futuro grazie al progresso e alla scienza ne contrappone uno dominato da sette, società segrete e creature ultraterrene.
Una discreta attenzione è stata posta anche nella descrizione dei vari paesi e della situazione socio-politica dell’epoca; apprezzabile che non sia stata dimenticata la nostra Italia, anche considerando lo stato in cui esso si trovava(in pratica ancora non c’era), anche se forse si sarebbe potuto sfruttare di più la fama di certe città, chi godono di una certa fama per quanto riguarda il sovrannaturale.
Meccanica
Le buone parole che ho adoperato fino ad ora per descrivere questo gioco purtroppo non potranno ripetersi qui, infatti se tanta cura c’è stata per la componente materiale e per l’ambientazione, altrettanto non può essere detto per le regole. A essere onesti non esistono grossi problemi nella creazione del personaggio o nelle meccaniche di base ma appena si Poggiano gli occhi sul sistema di combattimento i problemi diventano lampanti. Innanzitutto pur essendo un gioco che pone relativamente poca enfasi sul combattimento Le regole sono molto sviluppate, anche un tantino macchinose, e in taluni casi sono scritte male, se non proprio sbagliate (ricordo di sicuro un caso in cui pare si sia scritto l’esatto contrario di quanto è logico, anche se fortunatamente non è una cosa insormontabile). Sono consapevole che le meccaniche in sé non dovrebbero essere un grosso problema per un GDR, soprattutto laddove il genere non lo richiede, e sono d’accordo in linea di massima con questo principio, ma dal momento che ci si mettono delle regole queste dovrebbero essere funzionali, o almeno semplici.
Voti
Ambientazione:7
Meccanica: 5
Sostanza: 7,5
Voto complessivo: 6,5
Conclusioni
Lex Occultum ha sicuramente una premessa interessante e originale che viene danneggiata dal reparto “tecnico”; affermare che questo condanna irrimediabilmente il gioco è però una falsità. Il titolo può risultare comunque fruibile, ma viste le perplessità che può lasciare a livello di regole (e di cui non esistono chiarificazioni o errata corrige né in italiano né tantomeno in inglese), lo sconsiglierei a un pubblico di neofiti. Di contro un narratore esperto potrebbe risolvere facilmente i problemi riscontrati nei manuali, e per un pubblico veterano potrebbe essere un attrattiva come horror “in costume” senza dover attingere al sottogenere gotico, ormai forse un po’ troppo inflazionato.
Detto questo non mi rimane che augurarvi una buona vigilia di Ognissanti
Alla prossima.