Espansione o Sequel? Questo è il dilemma!

Salve a tutti!

Dopo un periodo dedicato allo studio, torno con un nuovo argomento. Ed è proprio la concezione di “nuovo” che voglio trattare. Ogni titolo che passa tra le mani dei giocatori può far fronte a due destini: essere dimenticato il giorno dopo o fare un incredibile successo. Nel secondo caso tutti rimangono stupiti dalla bellezza del gioco e neppure i creatori riescono a credere di aver raggiunto un grado così alto! Chiunque possa giocarlo ci passa ore e ore, fino a che non ha esplorato ogni angolo e non ha portato a termine gli obiettivi stabiliti. A questo punto ci si chiede: e poi? Quando il gioco non ha più niente da proporre, come si fa?

Gli sviluppatori hanno trovato diverse risposte al quesito, ampliando con espansioni l’esperienza di gioco o sfornando sequel con nuovissime trame e avventure. Ma qual è tra le due la soluzione migliore per non rovinare il capolavoro precedentemente creato, con il conseguente “Sì, ma il primo era meglio”?

Ogni espansione su WoW aumenta il livello massimo.

Se parliamo di successi, non possiamo non citare World of Warcraft. Alla data di lancio, i creatori si aspettavano quattro gatti, quando invece i server e i negozi sono stati invasi da orde (e alleanze :D) di giocatori. Uno dei giochi con può utenti al mondo ha dovuto confrontarsi con la mancanza di contenuti e i numerosi problemi che rendevano difficile l’esperienza Online. Così hanno rilasciato diverse espansioni (“The Burning Crusade” per prima) in cui non solo correggevano gli errori emersi tra i players, ma proponevano un nuovo capitolo di storia da poter vivere, con nuovi territori e un livello maggiore da raggiungere. In questo modo aggiungevano altra strada da percorrere per i giocatori, che portava irrimediabilmente al punto di prima. Col tempo non hanno fatto altro che allontanare il punto di arrivo, ovvero senza più nulla da offrire, dal giocatore, aggiungendo più contenuti possibili. E proprio dopo aver superato da qualche anno (Warlords of Draenor) il livello massimo di 100, i giocatori si sono lamentati di non riuscire a raggiungere un progresso stabile poiché nell’espansione successiva sarebbe diventato futile. Pur dopo queste lamentele, World of Warcraft rimane ancora uno degli MMORPG più giocati, anche per la vastità del mondo creatosi con il tempo, che offre un considerevole numero di obiettivi ed esplorazioni.

Destiny: un gioco che necessitava di un sequel!

Il sequel invece può sembrare a prima vista una boccata di aria fresca per i giocatori. Un intero gioco nuovo, seppur collegato, non si può considerare un’estensione di quello precedente. Questo perché si presenta come l’inizio di un nuovo percorso che conserva solo titolo e storia. Ma, facendo questo, non portiamo che a un inevitabile paragone tra i due “gemelli diversi”. Se si sforna un successo è difficile produrne un secondo che preservi o superi la sua fama. Per questo si assiste solitamente a un flop, se si parla di sequel. In primo luogo ciò accade perché, allo scopo di rimanere a galla, si produce un gioco come lo vogliono gli altri, e non come lo pensava il produttore. Il fatto stesso di volerne produrre un secondo è sintomo di un non voler perdere la popolarità generata con il primo. Immaginate poi quando un titolo raggiunge anche una decina di sequel; bisognerebbe essere dei campioni indiscussi dell’industria videoludica per non cadere neanche una volta nel “riscaldare la stessa minestra” o deviare completamente dall’idea iniziale, portando alla nostalgia dei primi titoli.

Da un mio punto di vista, il gioco è bello quando è prodotto senza standard da rispettare, come “deve essere meglio del primo” o “che non ci faccia perdere utenti”. Poi non metto in dubbio che alcuni capolavori siano nati dopo qualche tentativo, ma il mondo (videoludico) è bello perché è vario!

Fatemi sapere la vostra e ci vediamo al prossimo articolo!

Adios!