Ciao a tutti e ben tornati sulle pagine del blog Torre Nera. Oggi voglio parlarvi di un gioco di recente uscita che stà richiamando l’attenzione di diversi soci. Vi presento:
Shadespire, gioco per 2 giocatori (il numero dei giocatori può salire aggiungendo scatole base e espansioni), durate 45 minuti circa (forse anche meno).
Il gioco è ambientato nel nuovo mondo GW di “Age of Sigmar” che si preannuncia essere un softreset della cosmologia del vecchio warhammer. Shadespire è una città, in cui i sapienti, grazie al vetro ombra sono riusciti ad ingannare la morte. Tutto fila lisco, cresce il sapere, cresce la magia, grazie a questi sapienti, ma i nodi vengono al pettine, e la Sig.ra Morte si accorge dell’inganno, maledice la città con una sorta di “Dome” in cui è possibile entrare ma non uscire. Morire al suo interno vuol dire essere dannati, tormentanti e attanagliati da una serie di “sfighe” non indifferenti.
Come nella migliore tradizione GW diverse squadre di diverse razze, ognuna per un motivo diverso si avventurano in questa città per arrivare al proprio obbiettivo, e darle di santa ragione agli avversari.
La cosa che soprende inizialmente è il rapporto qualità/prezzo del gioco. Mamma GW ci ha abituato a giochi con miniature bellissime, impegnative da montare, regolamenti corposi e spesso affetti da incongruenze, costi elevati per il set base e costi spropositati per le espansioni e gli add-on. Ecco con Shadespire (da ora abbreviato S.) potete dimentcarvi tutto questo. La scatola base, costa “solo” 50€ che per gli standard GW è una bazzecola, le miniature si montano ad incastro, sono di ottima qualità, ma di plastica colorata, in modo da non dover richiedere di essere pitturate obbligatoriamente per essere riconosciute sul tabellone. Le espansioni costano 20€ e contengono una squadra dal numero variabile di pezzi, assieme a diverse carte. Si avverte chiaramente che in questo prodotto GW ha cambiato il suo atteggiamento e si rivolge ad un utente che non è solo il modellista/intrippone appassionato sfegatato, S. vuole catturare anche il casualgamer.
Nella scatola base oltre a otto bellissime miniature e il regolamento, troviamo token di cartone, dadi, carte e due sezioni di tabellone esagonale doubleface.
Il regolamento è snello e si spiega in 10 minuti. Ogni squadra ha i suoi punti di forza e punti deboli, la cosa sconcertante è che la mortalità dei pezzi è altissima, e una mossa azzardata porta inevitabilmente alla morte di un personaggio. Considerate che una squadra è composta da solo 3 miniature. Se il regolamento è snello, il gioco lascia intravedere una certa profondità sia nel movimento delle miniature, nella possibilità di supportare gli alleati sia in attacco che in difesa (un pò come accadeva in BloodBowl per i blocchi) ma la vera scelta di personalizzazione risiede nei due mazzi di carte che il giocatore può usare. I due mazzi personali per ogni giocatore, sono “customizzabili” ed è possibile improntare su questi la strategia che si vorrà tenere in partita. In fatti è possibile scegliere obbiettivi che danno punti grazie all’uccisione degli avversari o obbiettivi che richiedono di trovarsi in determinate zone a determinate condizioni.
Personalmente trovo S. ben realizzato, divertente e con delle potenzialità, che se la GW gestirà bene, potrebbe diventare un gioco molto interessante da seguire. Non ho ancora acquistato il gioco, ma aspetto solo di vedere le prossime mosse commerciali e se il gioco verrà supportato adeguatamente. Devo fare una critica al gioco? Nessuno dei team attualmente uscito mi ha coinvolto, li trovo poco carismatici e già visti. I non morti sono molti e si muovono con le magie, gli orchi sono grossi e picchiano forte, i barbari del caos sono leggeri e sbilanciati in attacco, i guerrieri Sigmariti sono grossi, duri e solo 3 (forse questi ultimi sono l’unica novità). Aspetto con impazienza un team che mi coinvolga, le prossime uscite riguardo a team addizionali prevedono gli skaven, i nani, i guerriri di Khorne in armatura e i Sigmariti leggeri.
Conlcudendo Shadespire soprendete tutti e fa sperare che possa diventare un gioco vasto, supportato, con un buon numero di squadre da poter giocare, una sua profondità senza richiedere un esborso di tempo e denaro troppo impegnativo. In tanto in associazione si stanno già organizzando i primi tornei!!!
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