Ciao a tutti, per questa settimana ho deciso di presentavi un articolo diverso rispetto a quelli che ho portato precedentemente in questo spazio dedicato al gioco di ruolo. Non si tratterà di una recensione, di come quelle fatte in passato, e che nonostante il titolo possa portare a pensare diversamente non avrà nulla a che vedere con videogiochi di ruolo, materia sapientemente affrontata da alcuni dei miei colleghi, ma in questa sede andrò ad esaminare come e quanto la diffusione della tecnologia, in particolare degli apparati mobili, influisce e modifica la maniera in cui i giocatori possono fruire dei giochi di ruolo convenzionali.
Innanzitutto la diffusione del gioco di ruolo ha goduto molto della tecnologia negli ultimi anni : la creazione di siti online in grado di
vendere manuali appena usciti in formato elettronico permette agli appassionati di acquistarli immediatamente, senza attese, con spese minori (almeno in linea di massima), senza intermediari e senza che le case editrici debbano gravarsi dei costi di stampa a priori. Esistono vari siti che si occupano di questa attività, per citarne alcuni www.drivethrurpg.com (già citato in alcuni dei miei precedenti articoli), www.lulu.com (che si occupa solo sencondariamente di gdr, ma ha comunque alcuni titoli interessanti) e www.indiepressrevolution.com (che si occupa principalmente di pubblicazioni indipendenti). Sul fronte italiano le cose fino a non molto tempo fa non andavano altrettanto bene : di recente ha chiuso www.arima.it , sito che, pur non avendo a disposizione un’offerta ampia come i suoi corrispettivi anglofoni, forniva lo stesso servizio, ma attualmente è in costruzione, e non è dato sapere se riaprirà, visto che era molto tempo che non c’era attività sullo stesso. A migliorare la situazione ci sono alcune case editrici italiane che hanno preso la lodevole iniziativa di vendere direttamente i loro prodotti anche in formato elettronico, come GGStudio e Acchiappasogni, attraverso il sito jollytroll.biz, o i titoli della tin hat games, tramite www.urbanheroes.it, tanto per citarne un paio. Vale la pena spendere due parole anche sul print-on-demand, un servizio fornito per certi titoli che permette di far stampare il PDF acquistato direttamente ad una copisteria localizzata vicino a casa.
Un’altra opportunità fornita dalla tecnologia è il crowdfunding, una forma di micro finanziamento collettivo che ha permesso a molti titoli di vedere la luce, anche se anche qui l’Italia è un po’ indietro, infatti che io sappia solo un paio di titoli sono riusciti a completare la raccolta fondi, Urban Heroes e Musha Shugyo, mentre prodotti in lingua inglese riescono piuttosto di frequente a raggiungere gli obiettivi prefissati. In certi casi il crowdfunding ha avuto un successo strepitoso, basti citare 7th Sea, che è riuscito a raccogliere oltre un milione e 300 mila dollari, o Exalted, che ne ha raccolti poco meno di 700 mila. Cosi facendo le case editrici possono fornire prodotti migliori, avendo al momento della realizzazione già fondi concreti, senza dover fare salti nel vuoto, cosa che in passato ha fermato vari progetti.
Un’altro aspetto da considerare è l’uso che può essere fatto dei laptop, dei tablet e degli smartphone in questo campo. Innanzi tutto l’uso del formato elettronico risolve tutti i problemi logistici collegati ai manuali, sia portarseli dietro quando si gioca in trasferta, sia per quel che riguarda le dimensioni delle collezioni, che quando superano una certa dimensione diventano di difficile gestione (e parlo per esperienza personale in entrambi i casi). Esiste poi l’aspetto multimediale, cioè l’uso di immagini e suoni come ausilio per la narrazione, con l’esistenza di applicazioni come Syrinscape e High Fantasy Soundboard, applicazioni che forniscono suoni di sottofondo per la sessione di gioco per aumentare l’atmosfera. Rimanendo in questo argomento esistono una moltitudine di “dice roller”, applicazioni per il lancio automatico dei dadi, spesso concepite per una specifica meccanica, ed esistono anche i character builder, programmi per assistere i giocatori nella creazione dei personaggi, particolarmente utili con giochi dove tale processo è di una certa complessità, come GURPS o Hero System .
L’apice del supporto software ritengo si raggiunga con Battlegrounds ( battlegroundsgames.com ), un vero e proprio “tavolo” digitale, dove èuna schermata di battlegrounds rpg possibile implementare i principali sistemi di gioco per usarli direttamente online, usando un pc. Infine merita una citazione speciale “I Cinque Volti” (scritta da Fabio Bianchetti), avventura per “Il Richiamo di Cthulu” portata a Modena Play del 2012 dalla Torre Nera e convertita in formato pienamente multimediale con tanto di sottofondo e animazioni grazie alla collaborazione dei Cacciatori di Teste di Ravenna.
Tutti questi fattori hanno, secondo me, il potenziale per creare un “circolo virtuoso”, in cui le facilitazioni che hanno i produttori rendano più economiche e di maggiore qualità le pubblicazioni, cosicché gli utenti, i giocatori, siano più incentivati all’acquisto, creando poi un
maggiore introito per le case editrici stesse, che di conseguenza hanno maggiori fondi da reinvestire. Detto tutto questo, c’è da sperare che sia questo il futuro corso degli eventi, in maniera tale che il settore dei giochi di ruolo sia sempre in crescita e prospero, ma non posso fare a meno di provare un po’ di nostalgia pensando al fatto che fra non molto potremmo perdere la possibilità di stringere fra le mani quei libri che sono stati le chiavi per raccontare tante avventure con i propri amici.