Giochiamo a… michael

Ciao a tutti e ben trovati sulle pagine di questo blog, oggi vi parlerò di un gioco uscito in occasione di Lucca Comics&Games 2019, Michael di Mancalamaro.

Questo cupo gioco di deduzione ci calerà nei panni di 4 psichiatri chiamati a risolvere un complicatissimo caso di personalità multipla, ben 24 identità differenti riposano nella mente di Michael, il nostro paziente da cui il gioco prende nome.

Partendo dalla componentistica devo dire che Michael si presenta davvero bene, con una grafica spettacolare e che ben evidenzia il tema e i personaggi che incontreremo nel corso delle nostre sedute. Le tonalità di grigio e nero delle carte ben si adattano a questo viaggio nella psiche umana che ci vedrà coinvolti nello scavare nel passato di Micheal attraverso quattro fasi distinte: la sua infanzia, la sua quotidianità, il periodo del manicomio e quello della prigione.

Parlando del gioco vero e proprio, Michael presenta una struttura davvero lineare, dove a turno, ogni psichiatra potrà cercare di affrontare una delle 24 personalità (non tutte disponibili all’inizio) e risolverla trovando un oggetto caro a Michael da abbinare. A ogni scelta gireremo una carta da un mazzo specifico che ci racconterà qualcosa della personalità in esame e del suo passato.

Michael crea davvero una bella atmosfera, anche se personalmente ho trovato la meccanica di colloquio abbinamento oggetto davvero troppo lineare e spesso quasi imposta come unica scelta del turno. Questo perché “tentare” azioni alternative è punito dal valore di stress di Michael che salirà a ogni errore fino a un inevitabile endgame.

La parte deduttiva a mio parere e troppo sacrificata, relegata al mero abbinamento di personalità e oggetto chiave, che spesso è più indotto dagli eventi che da un reale coinvolgimento delle abilità dei giocatori.

Nonostante questo ho trovato Michael divertente da mettere al tavolo, molto in tema e con un giusto rapporto di durata e complessità di una partita. Un’esperienza da prendere in ottica narrativa, mossa dalla curiosità di scoprire snodi e legami del passato di Michael e che con il giusto gruppo può regalare un’intensa oretta di gioco.