Ciao a tutti i lettori del blog, oggi riprendiamo una rubrica che è sopita da un pò di tempo, “L’intervista con l’autore”. In questo appuntamento parliamo con Carlo Todeschini, autore di MORTAL QUEST
Ciao, mi presento, sono Carlo Todeschini, sono un ragazzo del 1990 appassionato di giochi di ruolo e giochi da tavolo da quando ne ho memoria. Vivo a Forlì e da sempre ho avuto lo stimolo di creare qualcosa di mio che rappresentasse le mie più grandi passioni, ossia i dungeon crawler a tema horror fantasy con lanci di Dadi come se piovessero e combinazioni di carte.
Dove nasce l’idea che sta alla base del tuo gioco?
Da quando ho circa 12 anni ho iniziato insieme ad un gruppo di amici a cimentarmi con giochi come Hero Quest e D&D e in quel periodo erano una vera e propria ossessione, a furia di giocarci ho sempre voluto dare una interpretazione personale al gioco, modificando piccole regole o aggiungendone per dare un po’ di novità ai vari sistemi di gioco e personalizzare. Il tutto fino a quando un bel giorno nel 2019 ho deciso di iniziare a lavorare su un gioco che fosse interamente mio, con regole e sistemi creati da zero.
L’ evento della pandemia mondiale che abbiamo tutti attraversato mi ha aiutato ad immergermi ancora di più nel gioco, e mi ha permesso di lavorarci con maggiore attenzione.
Basandomi sulla mia passione per i Dungeon Crawler, l’ Horror e la mitologia europea ho cercato di ricreare un gioco che fosse divertente e allo stesso tempo bello da vedere.
Quali meccaniche sono alla base del gioco? Che cosa contiene di particolare?
Di base è uno Skirmish per due giocatori, competitivo, dove tramite l’ utilizzo di carte e lanci di Dadi ogni giocatore controlla una Squadra di 3 Esploratori per riuscire a controllare il territorio ed eliminare gli avversari.
Ogni giocatore infatti gestirà una squadra di 3 personaggi dove con le loro azioni potranno equipaggiarsi armamenti, oggetti vari e potenziamenti per riuscire a crearsi la build migliore e successivamente tramite le varie strategie (stile Scacchi) riuscire ad avere la meglio sugli avversari.
Oltre agli esploratori ogni giocatore tramite particolari carte evocazione potrà avvalersi dell’ utilizzo di Leggendarie creature mitologiche che aiuteranno gli esploratori durante la loro missione mortale all’ interno del dungeon.
La particolarità del gioco e’ prima di tutto il fatto della rigiocabilità, in quanto ogni partita è diversa da quella precedente, l’ alto numero di classi da poter scegliere( 18 classi), il sistema di dadi personalizzati da lanciare in pool, e le carte personalizzate permettono di creare ogni volta una squadra differente e quindi approcciarsi alla partita in modo totalmente personalizzato.
Quanto playtest hai fatto? A che punto sei con il beta testing?
Avrò fatto un migliaio di partite fino ad averne quasi la nausea, infatti, da come avevo pensato il gioco inizialmente, ad oggi risulta molto diverso, Continue modifiche grazie a critiche costruttive, accorgimenti vari e miglioramenti frequenti mi hanno permesso di arrivare ad un gioco lineare con un sistema saldo e divertente.
Ad oggi il gioco è completo e terminato per quanto riguarda regolamento e sistema di gioco, sto soltanto finendo la parte artistica di grafiche che sto curando insieme a due artisti nonché disegnatori professionisti (Tassi grafic e Sabbione sui social)che si sono presi carico del tutto.
Prevedi sviluppi per la pubblicazione?
Il mio intento iniziale era quello di creare un gioco per me, da giocare con amici in casa e tenerlo sullo scaffale come un oggetto prezioso di mia creazione, ma nell’ ultimo periodo, sotto stimolo da amici e conoscenti. Ho deciso di volerlo pubblicizzare per vedere se può piacere anche ad un pubblico più vasto.
Hai già contattato delle case produttrici o pensi all’autopubblicazione?
Per il momento visto la mia incompetenza sui social non mi sono ancora lanciato da questo punto di vista, ma tutto è possibile.
Sinceramente dopo tanti anni di lavoro sul progetto mettermi a promuovere il gioco da solo mi sembra un fardello troppo grande. Se trovassi una casa produttrice che apprezza il gioco e decidesse di prendersene carico io mi sentirei già realizzato.
Il gioco è cattivo… sappiatelo…. La mortalità e’ alta, e anche se si utilizza una strategia vincente la casualità dei dadi può sempre rovinare tutto.
Grazie Carlo per la tua intervista, ti faccio un grande in bocca al lupo, e puoi contare su Torre Nera aps per play test e supporto! Ci vediamo in Torre!