Bentornati e bentrovati a tutti quanti, questa settimana ho deciso di parlarvi di Legends Walk!, titolo di qualche anno fa (la seconda edizione è del 2006, non d’antiquariato ma certamente non recentissimo), ma che un affronta un argomento che a livello ludico è sempre attuale, i supereroi. La cosa che lo separa dagli altri rappresentanti del genere è come si avvicina a questo tipo di storie: la sorgente dei poteri sono entità mitologiche, tra divinità, eroi e mostri delle leggende (principalmente greche, celtiche e nordiche). Questa premessa è simile a quella di altri giochi, come Scion della Onyx Path (un tempo della White Wolf) e Olympus Inc. della Fabled Environments per Savage Wolds ma, se questi ultimi appartengono a pieno titolo all’urban-fantasy, il gioco di oggi ricade senza ombra di dubbio nel super-eroico. Fatta questa breve premessa, procedo con un’analisi più approfondita.
Legends Walk! 2nd edition

Lingua : inglese
Pagine : 194 (b/n)
Prezzo : 12 $ (PDF)
Autore : Tim Gray
Editore : Silver Branch Games
Una precisazione per evitare confusione: tutte le date a cui farò riferimento qui di seguito si riferiscono all’ambientazione, e non alla cronologia reale.
Il mondo di Legends Walk! è a prima vista del tutto identico al nostro fino al 2000, “punto di rottura” di questa ambientazione e anno dell’apparizione del primo metaumano, o come vengono comunemente chiamati meta (termini usato per riferirsi a chi è dotato di super-poteri). Da quel momento in poi hanno cominciato ad apparire su tutto il pianeta, finendo poi per influenzare, se non addirittura cambiare il volto del mondo nei 20 anni successivi (il gioco è ambientato nel 2020). Alcuni di questi episodi sono di pura fantasia, come ad esempio l’ascesa del pantheon azteco in Centro-America, ma altri rievocano in maniera abbastanza azzeccata cose realmente avvenute (cambiamenti di carattere politico o ambientale per esempio). Il quadro che ne risulta è plausibile, mantiene una sua coerenza e viene presentato in maniera concisa ed esauriente.
Meccanica
Esaminando più nel dettaglio il sistema, si nota subito l’utilizzo di una meccanica a “riserve“, ovvero per determinare il successo di un’azione si lancia un numero di dadi a 6 facce che dipende dalla difficoltà della stessa e dagli attributi del personaggio, e ogni 4 o più ottenuto dà un successo; per fare un esempio pratico un personaggio con una buona agilità, competenze eccellenti in atletica (del valore rispettivamente di uno e due dadi) che cerca di saltare un precipizio che il narratore reputa difficile (zero dadi) lancerà un totale di 3 dadi, con almeno un successo riuscirà nel suo intento (l’eventuale esubero definirà la qualità dell’azione).
La creazione del personaggio è semplicissima: si determina la sua occupazione, che fornisce una serie di abilità base più tutte quelle che possono essere utili per il background senza dover essere definite nel dettaglio , le caratteristiche (3 fisiche e 3 mentali) le abilità personali e le peculiarità (piccoli vantaggi e svantaggi che servono a caratterizzare meglio il personaggio). Sicuramente l’aspetto più importante di questo processo ( e probabilmente quella che richiede maggiore attenzione) è la scelta della sorgente, ovvero l’entità che fornisce loro i poteri. A ogni sorgente sono associate capacità diverse, che potrebbero essere prodigi sovrannaturali, focus su particolari abilità (o svantaggi, per poter acquisire maggiori poteri) ; queste non sono un “pacchetto” monolitico, che viene preso in blocco, ma sono una serie di opzioni tra cui si può scegliere liberamente (per esempio due personaggi potrebbero avere come sorgente Zeus, con il primo in grado di controllare il tempo atmosferico e il secondo di mutare forma).
Votazione
Ambientazione : 7
Meccanica : 7,5
Sostanza : 7,5
Voto complessivo : 7,5
Conclusioni
La particolare combinazione di mitologia e super-eroi di Legends Walk!, pur non essendo del tutto inedita (basti pensare ai tanti personaggi DC e Marvel che possono ricondurre le loro origini al mito), ne fa un prodotto degno di attenzione, soprattutto considerando lo sforzo che è stato fatto per inserire il tutto in un contesto plausibile (tant’è che alcuni episodi raccontati nel manuale richiamano cose avvenute realmente). Come titolo super-eroico forse non è in grado di lasciare ai giocatori quella libertà creativa che potrebbero aspettarsi, ma questo è da ricondursi direttamente alle premesse dell’ambientazione (e, con il beneplacito del master, è possibile prendersi certe licenze). Il gioco meccanicamente è molto solido senza diventare un dedalo di regole, ma ha un approccio vecchio stile, che lascia uno spazio contenuto alla narrazione (le situazioni non possono essere risolte solo con delle chiacchere). Il manuale si legge bene, è scritto in maniera organizzata e chiara, e questa è una fortuna, considerando che il reparto grafico lascia molto a desiderare, le illustrazioni non sono particolarmente pregevoli (questo traspare anche dal fatto che ho preferito non inserire immagini in questa sede).
Vale la pena fare presente che esistono due espansioni, che trattano le sorgenti assiro-babilonesi e azteche la prima, quelle cinesi la seconda (curiosamente sono assenti quelle egizie, pur essendo nominati nel background del gioco dei meta che traggono i propri poteri da essi. Concludo precisando che esiste una una versione di questa ambientazione concepita per Truth & Justice, altro gdr a tema super-eroi.
Alla prossima.